PROMESSE

Promesse

Trama:

Per Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, doveva essere una parentesi. Una fuga breve dalla frenesia, un'occasione per stare lontani da scene del crimine e morti sospette. Ma la realtà, per loro, non smette mai di insinuarsi.

Un matrimonio in riva al lago. Giornate serene, ospiti sorridenti. Poi, una sparizione inspiegabile. Nessun rumore, nessun corpo. Solo il vuoto. Rhyme non può ignorarlo. Perché anche lontano dal suo laboratorio, vede ciò che gli altri non notano. E Sachs, con il suo istinto, sa quando le apparenze ingannano.

Pochi giorni dopo, l’oceano diventa teatro di un altro enigma. Un aereo scompare nel nulla, al largo delle coste della Florida. Forse un guasto. Forse no. Ancora una volta, Rhyme e Sachs si trovano ad affrontare domande senza risposta, in un ambiente che inghiotte prove e certezze.

Due indagini, due contesti opposti, un solo filo conduttore: le promesse. Quelle mantenute, quelle spezzate, e quelle fatte per ingannare.

Recensione:

Promesse non è un romanzo lungo. È una doppia istantanea su ciò che Jeffery Deaver sa fare meglio: creare tensione anche nel quotidiano, anche dove l’atmosfera sembrerebbe dire altro.

La forza di questi racconti sta nella sintesi. Non c’è spazio per orpelli: ogni frase spinge avanti la trama, ogni gesto ha un peso. Rhyme conserva la sua lucidità anche lontano dai monitor e dalle prove raccolte in laboratorio. Sachs, come sempre, è il suo contrappunto sul campo, la presenza concreta che dà corpo all’intuizione.

Nel primo racconto, il mistero si insinua lentamente, come un’ombra su un volto sereno. Nel secondo, è l’oceano stesso a diventare personaggio: profondo, implacabile, muto. Ma entrambi i casi parlano di fiducia, di legami, di quello che siamo disposti a nascondere anche a chi ci conosce bene.

Promesse è una pausa solo in apparenza. Perché il male, suggerisce Deaver, non prende mai ferie. E spesso si presenta con il volto di ciò che più desideriamo.

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